Inverno 2008/2009, la Gente di Napoli, con le strade inondate di rifiuti, comincia un percorso culturale, attraverso la scoperta della responsabilità collettiva e della crisi di valori di un sistema di vita che non funziona, che non è in sintonia con la conservazione dell'uomo stesso. Tra risoluzione del problema e il suo disinnesco.
Discutete e confrontatevi liberamente sulla lezione. Basta "postare" quì sotto (potete usare l'identità "anonimo" senza registrarvi), senza dimenticarvi di aggiungere il vostro nome, cognome e matricola (in caso contrario non verrà pubblicato).
venerdì 16 novembre 2012
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Il seminario mi sta piacendo molto per il semplice fatto che è molto originale: ogni volta c'è un'atmosfera che ci aiuta a prendere parte dell'argomento che trattiamo,la musica,le candele... peccato per l 'ultima lezione dove avevo il ''terrore\speranza'' che fossimo veramente immersi nella ''munnezza''.Ad ogni modo ne esco ogni volta un pò cambiata,sopratutto a quest'ultima lezione che mi ha segnato un po e mi ha fatto aprire lgi occhi sulla realtà relativa all'inquinamento,allo spreco e alla lenta(ma non del tutto) morte e distruzione del pianeta!
RispondiEliminaAttualmente la nostra società si trova ad affrontare un gran numero di problemi (alcuni anche molto gravi) che sono sempre stati presenti ma nascosti, non considerati o sottovalutati; uno di questi è sicuramente "la MUNNEZZA".
RispondiEliminaNonostante l'urgenza noi continuiamo ad acquistare oggetti che nel giro di qualche mese finiranno nella spazzatura perché obsoleti e quindi ne acquistiamo degli altri...
Allora il problema è duplice: da un lato la spazzatura continua ad aumentare a causa delle nostre abitudini consumistiche, mentre dall'altro non si tenta nemmeno di risolvere il problema proprio per i grandi interessi che girano intorno allo smaltimento dei rifiuti.
Ci lamentiamo perché non vogliamo nuove discariche o il termovalorizzatore per le conseguenze negative che comportano ma nonostante ciò non cambiamo le nostre abitudini e pensiamo di risolvere il tutto attraverso la raccolta differenziata. In realtà non è cosi semplice....
Io ho una visione assolutamente pessimistica nei riguardi di tutto ciò perché penso che la questione rifiuti sia davvero troppo grande e radicata attualmente per essere risolta del tutto; adesso possiamo solo limitarci a non inquinare quel poco che ancora c'è rimasto in modo da salvaguardare il pianeta anche per le generazioni future.
Guendalina De Turris
LP/1433
"Il selvaggio che ha fame coglie il frutto dall'albero e mangia. Il cittadino che ha fame, nella societá civile, compra della frutta da qualcuno che l'ha acquistata da qualcun altro che l'ha acquistata da colui che l'ha colta dall'albero."
RispondiEliminaKahlil Gibran
Un'immagine nitida che rispecchia il nostro sistema di vita "sviluppato"...comprare ma non essere capaci di creare...di seminare! Che cosa ne pensate?
Enrica Ranieri Cl/01121
Questo seminario si rivela ad ogni incontro sempre più interessante. La Munnezza è un argomento molto trattato sotto vari punti di vista. Io personalmente ho assistito ad altri seminari sulla raccolta differenziata, sul problema della spazzatura, ma non mi era mai stato presentato in questo modo. E' stato veramente interessante vedere come funziona realmente la raccolta differenziata, osservare come i gas vengano liberati tranquillamente nell'aria, pronti poi per essere ingeriti dal corpo umano. Ciò che mi ha colpito poi, anche se è abbastanza logico ma non avevo effettivamente riflettuto su ciò, è la semplice bottiglia di plastica piena d'acqua. Esposta al sole, la plastica emana una sostanza che si libera nell'acqua che noi poi beviamo. Un altro argomento che mi tocca particolarmente è l'inquinamento del suolo, attraverso le discariche poste sotto il terreno. Questa triste realtà è presente un po' ovunque: posso vederla da vicino ad Afragola, con i suoi gaiser, però l'ho vissuta da vicino non soltanto con l'Ilva di Taranto, ma anche con il terreno a Lizzano. I privati hanno venduto il terreno a industrie settentrionali italiane o europee e queste gettano tranquillamente le loro scorie nel territorio pugliese, provocando disagi non soltanto alla natura, ma anche alla stessa popolazione (la percentuale di tumori è aumentata a dismisura e la puzza è veramente esagerata). La cosa più grave è che questi sono soltanti alcuni piccoli esempi di una realtà ancora più grande in Italia. Una realtà che si allontana sempre di più dall'essere una rarità e diventa pian piano sempre più ordinaria.
RispondiEliminaElisabetta Pulieri
CL-1284