Un viaggio attraverso le varietà climatiche, paesaggistiche e culturali del continente meno conosciuto e, perciò, più idealizzato. La straordinaria multietnicità, non ancora valorizzata in multiculturalità, lascia spazio ad un ampio deserto di idee; lì dove si incrociano il mito dell' orientalismo e quello della democrazia occidentale.
Discutete e confrontatevi liberamente sulla lezione. Basta "postare" quì sotto (potete usare l'identità "anonimo" senza registrarvi), senza dimenticarvi di aggiungere il vostro nome, cognome e matricola (in caso contrario non verrà pubblicato).
mercoledì 7 aprile 2010
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"Viaggiare deve comportare il sacrificio di un programma ordinario a favore del caso, la
RispondiEliminarinuncia del quotidiano per lo straordinario, deve essere strutturazione assolutamente
personale alle nostre convinzioni. "
(Herman Hesse)
E’ si proprio attraverso il viaggio che ci si rende conto che non è solo attraverso le nostre abitudini , il nostro cibo,la nostra lingua .che si VIVE …. ebbene si esistono anche altre culture pronte a farsi conoscere ...e questo è ciò che è accaduto al corso..un viaggio attraverso immagini o meglio attimi immortalati da qualcuno che si è già accorto di ciò che c’e dall’altra parte del mondo. L’Australia è per me veramente un Paese non troppo preso in considerazione, fino ad oggi,nonostante mi interessi tutto ciò che c’e di diverso rispetto ciò che mi circonda .Nonostante la mia ignoranza riguardo la storia dell’Australia sono state due ore di osservazione ma soprattutto di riflessione.
• Può la potenza “dell’uomo australiano” cancellare ciò che di veramente storico c’e negli aborigeni?
L’uomo non può rinunciare a se stesso né al luogo che gli spetta del mondo visibile … ha però il potere di imporre grazie alla sua natura di “creare”,si sente libero di credersi proprietario di un luogo qualsiasi e non si preoccupa assolutamente di ciò che sta calpestando!
Come abbiamo detto in aula non c’e potere migliore se non quello dell’arte per mescolare le varie culture facendo così notare la bellezza della “diversità”. Cosa si intende per arte?? Nascita dell’arte equivale alla nascita culturale dell’uomo ,si pone come una caratteristica intrinseca universale alla specie umana. Arte intesa anche con tutto ciò che rappresenta il quotidiano … è solo cosi che possiamo preparare la nostra mente a nuove esperienze!
MARIA GRIMALDI
Quello che questo primo incontro mi ha trasmesso è stata un pò una "desacralizzazione" di posti lontani ( come l'Australia o l'America) che siamo comunemente abituati a mitizzare, credendoli Paesi perfetti dove tutto funziona bene e in confronto ai quali la nostra Italia sfigura un pò.
RispondiEliminaE' la tipica storia di un ragazzo che in un periodo particolare della sua vita si allontana dalla sua città, dal suo Paese per andare alla ricerca di qualcosa di "migliore".
Arrivato così lontano trova quello che chiamiamo "diversità", cose nuove, per noi a volte anche strane o divertenti ( come può essere trovare la zuppa di pollo nella macchinettà del caffè, o passare il Natale bevendo birra in costume sulla spiaggia).
Forse proprio questa lontananza, questo contatto con la diversità gli fa capire meglio la sua identità e il suo attaccamento alla propria terra.
La cosa più importante di tutto ciò è che quando si parte in una terra lontana i concetti "meglio" e "peggio" riferiti a una cultura cessano di esistere. Quello che per me è qualcosa di sbagliato o insensato, per un'altra cultura può essere la cosa più giusta e sensata al mondo.
Ecco l'importanza del viaggio,del contatto interculturale che ci permette di aprire gli occhi, di imparare ad accettare l'altro, di mettere in discussione noi stessi e i nostri modi di vivere, e di riscoprire anche la nostra stessa cultura. Penso che non ci sia cosa più bella!
CLAUDIA PORTADIBASSO
Sono rimasta davvero colpita da questo primo incontro...non mi aspettavo di "visitare",attraverso immagini,una terra dall'altra parte del mondo ed esplorare così una cultura per me del tutto sconosciuta.
RispondiEliminaIn particolare mi ha colpito l'aspetto floristico e faunistico di questa terra,ho potuto ammirare una ricca vegetazione nelle zone costiere e ho conosciuto animali che non avevo mai visto prima d'ora.D'altro canto però,diversamente dall'Europa(e soprattutto dall'Italia)ammetto che mi è mancata la tradizione e soprattutto mi è dispiaciuto vedere come la modernità tenta di distruggere ciò che è la storia di una terra in nome di un'omologazione che ci rende tutti uguali(a cominciare dal mettere in secondo piano la cultura aborigena,sino a giungere in città ultra moderne o in fabbriche in mezzo al mare).
Tuttavia ci si può sempre consolare con dei momenti di totale relax su una panchina piazzata nei tanti sentieri sulle coste,ad ammirare l'oceano e gli splendidi colori che questa terra offre.
JOANNA CURTO
il primo incontro è stato interessantissimo.
RispondiEliminaparlare di un posto così lontano, che molto spesso nemmeno ricordiamo che esista...
mi ha colpito sopratutto la fauna.. :-) (bellissime le foto del koala!) ma anche la vegetazione.. che in certi casi fa sembrare l'australia come un posto del tutto incontaminato..
un mondo diversissimo da quello in cui viviamo..
pensandoci...dopo la lezione, anche a me è venuta voglia di andare a fare un giro in australia! :-)
mariarosaria maione
Concordo con la collega sulla voglia di fare una capatina in Australia, suscitata grazie al fotodocumentario! Ma oltre al viaggio in una terra bellissima e così giovane può essere intravisto qualcos'altro: la voglia di allontanarsi da quello che è il nostro Paese ormai contaminato da tutto e tendente sempre più all'omologazione,la scoperta di se stessi grazie a una terra che lascia molta libertà di esprimersi rispetto alle nostre "consuetudini",l'avventura e il coraggio di affrontare qualcosa di sconosciuto nel dubbio costante di cosa si troverà lì,nella terra di "tutti e di nessuno", la gioia di prendere tutto come viene e la semplicità delle cose, come quella del panorama di un tramonto all'orizzonte dell'oceano, la scoperta di un rinnovato patriottismo!Così lontana e così meravigliosa..l'Australia!
RispondiEliminaMatilde Cioppa
LP/1485
"La vita è un libro.
RispondiEliminaChi non viaggia ne legge una sola pagina."
(Sant'Agostino)
La lezione sull'Australia è stata davvero molto interessante, in quanto è riuscita a mostrarmi un paese che io non ho mai avuto la possibilità di conoscere.
Mi ha rammaricato però rendermi conto che anche quella Meraviglia...tutte quelle sue bellezze naturali...i paesaggi...gli animali...possano essere distrutti o comunque danneggiati a causa di un ulteriore intervento umano sul territorio...che cerca l'omologazione in ogni modo.
E' stato splendido lasciarsi trasportare da quei colori...da quelle mille sfumature...
Un viaggio può avere vari significati…La fuga da una realtà che ci opprime…Un modo per prendersi un po’ di riposo…
Il viaggio, però, per me è molto di più. Un'occasione per aprire la mente al contatto di una cultura diversa dalla nostra...una possibilità di capire qualcosa di più di un popolo e di un paese che non conosciamo...un mezzo per abbattere tutta una serie di stereotipi e pregiudizi che quotidianamente sorgono per mancanza di conoscenza. O, per meglio dire, per ignoranza.
E grazie al tuo viaggio, Marco, abbiamo avuto modo di conoscere un lato dell'Australia che forse mai avremmo conosciuto.
"Il viaggio, per essere conosciuto
deve essere narrato,
e narrato con arte,
altrimenti è come se non esistesse,
nessuno ne saprà mai nulla."
ESMERALDA MONACO
Quando si parte per un viaggio,breve o lungo che sia,bisogna portare con sé la consapevolezza di non poter tornare più indietro. Ogni viaggio è una nuova esperienza formativa che modifica il nostro essere. Quando il viaggio finisce e torniamo a casa non siamo più quelli che eravamo prima di partire.
RispondiEliminaLa conoscenza di nuove esperienze,di nuove culture e di nuovi punti di vista è una totale scoperta,una scoperta che apre il nostro campo visivo e la nostra mente riscoprendo al contempo noi stessi.
E’ questa la conseguenza di un viaggio : la riscoperta di noi stessi attraverso la scoperta dell’altro.
Non è una contrapposizione Io-l’altro di stampo colonialista,è un confronto costruttivo tra differenti punti di vista,tra molteplici letture dello stesso mondo.
Il viaggio è un’immersione in ciò che non conosciamo e ciò che è lontano da noi ci viene immediatamente imposto come affascinante e migliore.
L’Australia,nello specifico,è un continente che salta ai nostri occhi solo nel periodo natalizio,quando la televisione ci mostra come gli australiani festeggino il Natale sulla spiaggia o durante i documentari che ci mostrano il trito e ritrito canguro.
L’Australia,come ogni terra del mondo,è qualcosa in più;qualcosa che va scoperto con la mente totalmente libera da aspettative perché è così che bisogna avere la testa quando si viaggia,come una “tabula rasa” da far riempire da ciò che viviamo durante il viaggio.
Carmen Scialò
LP/1472