venerdì 20 aprile 2012
MESOGAIA... il confine comune (20 Aprile 2012)
Mettendo insieme "l'altro", senza fonderlo nelle sue diversità, è possibile non tanto creare un pensiero unico alternativo (come nei bipolarismi delle "democrazie occidentali"), quanto invece insinuare il legittimo dubbio, il pensiero critico. La discussione e il confronto non risulterebbero più uno spreco di tempo, ma una risorsa per una prosperità lungimirante.
Discutete e confrontatevi liberamente sulla lezione. Basta "postare" quì sotto (potete usare l'identità "anonimo" senza registrarvi), senza dimenticarvi di aggiungere il vostro nome, cognome e matricola (in caso contrario non verrà pubblicato).
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Con lo scorso interessante incontro secondo me in qualche modo si è stabilito in maniera forte un filo rosso che lega un po' tutti gli incontri finora fatti del seminario, che mi è piaciuto molto e che in fondo penso abbia lanciato degli spunti interessanti soprattutto su tre questioni di base:
RispondiElimina1. il rispetto verso noi stessi (riappropriandoci del pensiero critico, dello spirito del viaggio antropologico, della possibilità di trovare altre strade rispetto alla vita che ci impongono o che vogliamo imporci)
2. il rispetto verso tutti gli altri esseri umani (in particolar modo evitando ogni forma di colonialismo e di dominio verso i nostri simili e dando anche la possibilità alle generazioni future di godere dei nostri stessi diritti)
3. il rispetto verso l'ecosistema che ci circonda ed in cui siamo inseriti (in pericolo con il nostro stile di vita ormai insostenibile... e ricordiamoci che se è in pericolo l'ambiente che ci circonda, siamo comunque sempre in pericolo anche noi stessi!).
Penso sia fondamentale ideare e mettere in pratica uno stile di vita diverso, più armonico, più umano... e questo seminario ci ha aperto gli occhi su qualche possibilità, su esperienze diverse già fatte da altri e che possono almeno indirizzarci un po'...
Volevo condividere con tutti voi cosa nel mio piccolo percorso vitale sta diventando pian piano un riferimento: la NONVIOLENZA. Un concetto ed uno stile di vita che non penso vadano intesi in negativo (nonostante la parola cominci con un "non"!) ma che anzi significano pratiche concrete e alternative di vita, che pongano al primo posto l'essere umano e le sue necessità (tra le quali rientra anche un rapporto armonico con l'ambiente)e non il danaro, il consumo, il potere ed altre cose superficiali... insomma, qualcosa in più del semplice "pacifismo" o del semplice "non reagire con le armi alla violenza dell'esercito" di Gandhi ed altri...
Vi propongo quindi un video (così la smetto di scrivere, anzi, scusate se mi sono dilungato troppo...) che qualche anno fa degli amici mi hanno mostrato, e che ha stimolato in me qualche riflessione e piacevole sensazione, un po' come i video del sorridente Terzani o dell'ecovillaggio in aula ;-)
http://www.youtube.com/watch?v=MlLDfCDxDS4
A venerdì e... buona Liberazione (del 25 aprile ed in tutti i sensi...)!!!
Nico Musella
MCI/63